Lettera di Joao Pedro Stedile ai movimenti popolari italiani

Stedile-Joe-PabloStimati compagne e compagni dei movimenti popolari italiani, scrivo a carattere personale, a partire dalle riunioni che abbiamo fatto recentemente nel coordinamento finalizzato alla preparazione del III° Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari con il Papa Francesco, che si realizzerà tra il 2 e il 5 novembre 2016 a Roma.

Certamente sapete che Papa Francesco, da quando ha assunto il suo incarico,  si è preoccupato di entrare in relazione, ascoltare, dare voce ai movimenti popolari di tutto il mondo, indipendentemente dalle opzioni religiose, da questioni etniche e dalla natura dei vari movimenti. A partire da questa apertura, abbiamo realizzato il primo incontro nell’ottobre del 2014, a Roma, e poi, nell’agosto del 2015, a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia).

E ora stiamo preparando il III Incontro che sarà nuovamente a Roma.

Gli Obiettivi di questo III EMMP (Incontro Mondiale del Movimenti Popolari) sono: 

  1. Promuovere il protagonismo dei lavoratori di tutto il mondo che agiscono nelle lotte per terra, la casa e il lavoro.
  2. Contribuire con proposte e riflessioni ai necessari cambiamenti strutturali di cui il mondo ha bisogno, richiamandosi alle riflessioni che Papa Francesco ha condiviso nelle sue encicliche Evangelii Gaudium e Laudato si;
  3. Contribuire affinché i movimenti popolari di tutto il mondo realizzino azioni concrete a livello locale, regionale e internazionale e rafforzare il dialogo e la cooperazione tra la Chiesa (a livello nazionale, regionale e globale) e le organizzazioni popolari.
  4. Rafforzare il dialogo e la cooperazione tra i movimenti popolari e tra questi e le pastorali sociali della Chiesa.

I temi principiali del terzo incontro

In questa occasione, discuteremo e approfondiremo la nostra riflessione intorno a tre grandi temi:

Territorio e beni naturali; la natura dello Stato e la necessità di democrazie partecipative; il tema dei rifugiati e degli sfollati.

Inviteremo alcuni specialisti che ci aiutino nella riflessione e alla fine produrremo un documento di sintesi con le nostre decisioni da condividere con Papa Francesco, con il quale ci riuniremo nel pomeriggio di sabato 5 novembre.

In allegato, troverete una proposta metodologica che è ancora in costruzione, in dialogo con i rappresentanti dei movimenti e della Chiesa.

CONSULTAZIONE

Di fronte a questo progetto, mi rivolgo a voi movimenti popolari italiani, appartenenti alle più diverse esperienze, per chiedervi un’opinione.

Dal 2 al 4 novembre, ci riuniremo tra dirigenti dei movimenti popolari di tutto il mondo: circa 180 compagni e compagne, di cui due italiani.

Tuttavia, nel giorno dell’incontro con Papa Francesco, abbiamo due alternative: realizzare un dialogo più ristretto, a cui partecipino solo i 180 delegati, o organizzare, come ci è stato proposto dal Vaticano, un incontro di massa nella sala Paolo VI, che contiene 3/4.000 persone.

In questa prospettiva, coinvolgere 3/4.000 militanti dei movimenti popolari in questa sorta di udienza pubblica dipende dalle possibilità e dalla volontà politica dei movimenti popolari italiani, in quanto non sarebbe possibile, a causa dei costi e del tempo, portare militanti da altri Paesi a partecipare a una attività per loro lontana e che dura soltanto mezza giornata.

E quindi, a nome del coordinamento dell’evento, vi chiedo se siete interessati e avete la possibilità di partecipare, coinvolgendo  un numero così alto di militanti, secondo i criteri che abbiamo sempre utilizzato in questi incontri, garantendo cioè un’equa partecipazione di uomini e donne, giovani e rappresentanti del più ampio e plurale ventaglio di movimenti.

Nel caso i movimenti italiani non siano interessati, dovremmo optare per lo spazio più ristretto.

Aspettiamo le vostre reazioni entro la metà di settembre

Saluti a tutti e tutte

Joao Pedro Stedile
Movimento Senza Terra/Via campesina Brasil

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