L’INCUBO DEL SINDACO

foto1Per il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, la notizia è di quelle che fa tremare i polsi.

Ieri pomeriggio alcune centinaia di persone, allegre, determinate hanno dato visibilità al un Bene Pubblico di grande valore che sta per essere ceduto alla speculazione.

Si tratta di un grande polmone verde – 35 ettari – che si affaccia sulla via Forze Armate sul quale sono in corso trattative per la vendita a soggetti privati.

E’ iniziata così anche la lotta per la difesa dei parchi, quando, l’allora Commissario per Expo Sala, avrebbe voluto che una “stupida” via d’acqua attraversasse i parchi di Trenno e delle Cave.

Lungo tutti i 400 metri della cancellata che si affacciano sulla via Forze Armate, sono stati esosti bellissimi striscioni  – Vedi le foto -. Una dichiarazione esplicita della volontà popolare circa il destino che deve avere quell’area per il bene della comunità.

Per troppi anni la storica Piazza d’Armi di Milano, un polmone verde che con le sue strutture di servizio supera i 40 ettari, è rimasta ostaggio della burocrazia: inutilizzata dallo Stato, chiusa ai cittadini.
In questa grande area, da troppi anni abbandonata, la natura si è ribellata facendo fiorire un grande spazio alberato dove moltissime specie animali hanno trovato un inconsueto habitat.

Esaurita la funzione pubblica prima di aeroporto, quindi di campo di esercitazione oggi il Ministero della Difesa ha ceduto la proprietà ad Invimit SGR con l’obiettivo di vendere e fare cassa con la complicità del Comune di Milano che nel PGT prevede la stessa cementificazione di Citylife e va all’incasso di una quota sulle vendite più gli oneri urbanistici.

Oggi l’amministrazione comunale è in trattativa privata con L’Inter per la costruzione del suo “campus sportivo”: meno palazzi sul perimetro dell’area ma tutto il verde privatizzato e … sintetico.

Senza pudore.

Pochi giorni orsono  la sig.ra Carmela Rozza, assessora alla sicurezza del Comune di Milano e Pierfrancesco Maran, assessore all’urbanistica verde e agricoltura hanno dichiarato di voler abbattere le infrastrutture, un ricco patrimonio pubblico ancora valido e in buono stato, lasciato al degrado per lunghi anni dall’insipienza amministrativa, per non permettere a qualche decina di “poveri cristi” di dormirci dentro.

Anche il Consiglio di Zona, che si era mobilitato per “liberare” i magazzini dagli occupanti, sul patrimonio verde ha deciso un solo voto: difendere il privato interesse della società “Milano Polo Club” che gestisce in quell’area un campo per il gioco del polo.

Noi rivendichiamo

Esaurita la funzione pubblica prima di aeroporto, quindi di campo di esercitazione, la Piazza d’Armi va restituita agli abitanti di Milano.

Abbiamo un bisogno vitale di aria pulita, spazi verdi, terreni agricoli per prodotti a km.0, imprese sociali e culturali.

Il Coordinamento dei Comitati e dei cittadini per la Piazza d’Armi ha intrapreso la giusta lotta per la difesa di questo prezioso bene pubblico da cemento e privatizzazione.

Vogliamo sottrarre questo spazio all’incuria e restituirlo alla collettività.

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Il verde non è solo il colore della Natura,
ma è un polmone che respira con noi aria nociva
e ci restituisce l’ossigeno necessario alla nostra salute.

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