Spazio Donna

“Spazio Donna” dell’Associazione Dimensioni Diverse

La sua storia ha avuto origine alla fine degli anni ’60 quando un gruppo di ragazz* si sono costituiti parte del “Circolo Acli di Baggio” trovandosi a vivere nella realtà del quartiere i diversi problemi: il territorio, la casa, la scuola, la problematica femminile, la formazione, gli spazi pubblici come la biblioteca.

Erano anni di grande trasformazione sociale e di grande entusiasmo nella scoperta di un diverso impegno civile e sociale: un grande fervore ha permesso al gruppo di esprimersi nei diversi campi con particolare riferimento alla realtà di Baggio, in quegli anni, in grande trasformazione dovuta anche ai nuovi insediamenti per le migrazioni dal Sud Italia.

Nei primi anni ’70 si era costituito il “Collettivo Donne“ che aveva la sede denominata “Centro Donna” in via Due Giugno 4 e faceva parte del “Gruppo Acli” che svolgeva l’attività in via Ceriani n°20 accanto alla “Merceria” ora libreria “lineadiconfine”.

Il “Collettivo Donne” all’interno del  “Gruppo Acli” si diede il compito di tener vivo e coltivare un costante  rapporto con le donne di Baggio. Erano i primi anni dei gruppi di “autocoscienza”, del Femminismo, e altri gruppi femministi si sono ritrovati nelle rivendicazioni: dal “Consultorio Pubblico” prima, al “Centro Donnapubblico poi.

Nel contempo il “Collettivo Donne” proseguiva a sviluppare numerose iniziative di sensibilizzazione rivolte in particolare alle donne della zona.

Per conoscere le esigenze delle donne di Baggio, per poter individuare le argomentazioni che più avrebbero risposto alle loro necessità e attirato la loro attenzione, avevamo predisposto un questionario sulla salute della donna che andammo a proporre nelle case popolari, nei vecchi cortili e nella Cascina Meriggia, là dove era alta la presenza di famiglie numerose, in cerca di lavoro, provenienti dal Meridione.

Le esigenze maggiormente espresse furono due: la salute della donna messa in pericolo dalla presenza di un alto numero di figli (mancanza di conoscenze riguardo la contraccezione) e la bassa conoscenza della lingua italiana (al sud le donne difficilmente potevano andare a scuola perché il compito principale era di accudire alla famiglia).

I nostri campi d’intervento:

Insegnamento lingua italiana

Insegnare la lingua italiana nei cortili in cui le donne mettevano a disposizione la loro casa perché i mariti non erano d’accordo che si allontanassero. I corsi erano riconosciuti a livello istituzionale.

Diffusione dei metodi contraccettivi

Diffusione dei metodi contraccettivi attraverso incontri organizzati con il Consultorio Familiare Pubblico che in quegli anni, con una mobilitazione dei diversi gruppi di donne presenti nella zona fra cui il nostro “Collettivo Donne”, ne aveva rivendicato l’apertura al Consiglio di Zona.

Corsi gratuiti sulla salute della donna

In collaborazione con il Consultorio Familiare Pubblico (allora sempre pronto ad accogliere le istanze delle donne organizzate sul territorio) e con la Regione Lombardia, ma anche con le Organizzazioni Sindacali, abbiamo contribuito ad organizzare diversi corsi gratuiti sulla Salute della Donna, corsi “150 ore”, corsi di maglia e cucito soprattutto per le casalinghe perché fossero motivate maggiormente ad uscire da casa. I corsi rappresentavano una prima occasione per introdurre tematiche sulla condizione femminile. La sede dei corsi erano le strutture di zona: aule della scuola media, scuola elementare e Biblioteca.

Apertura CENTRO DONNE a Baggio

In seguito un’altra rivendicazione collettiva dei diversi gruppi attivi a Baggio è stata la richiesta dell’apertura di un “Centro Donne” pubblico  in cui le donne potessero organizzarsi. Fu aperto nel 1994 nella ex Scuola Media “Don Milani” in via A. da Baggio, ma dopo poco tempo il Consiglio di Zona, per mancanza di fondi o per contrastare le richieste dei gruppi di donne organizzate (la Lega era alla guida del CdZ) il servizio pubblico fu chiuso. Il Collettivo Donne continuò il suo cammino di contatti con le donne del quartiere.

1990 nasce l’Associazione DIMENSIONI DIVERSE – spazio di relazione e di pensiero

Nel 1990 il “Gruppo Acli” ormai uscito dalle Acli, decise di darsi una veste giuridica creando l’Associazione “Dimensioni Diverse” – spazio di relazione e di pensiero.
L’attività delle donne dell’Associazione si sono riconosciute nello “Spazio Donna” continuando a promuovere iniziative fra le donne della zona, in collaborazione con il Sindacato di zona e la Regione Lombardia.

Nel 1994 l'”Associazione Dimensioni Diverse-Spazio Donna” è stata registrata nell’elenco delle Associazioni Femminili della Regione Lombardia.

2010 “Donne a confronto”

Perché la ricchezza degli anni passati prodotta dalle donne non fosse dispersa ma continuasse a dar vita a nuovi percorsi nella zona,   l’ Associazione Dimensioni Diverse-Spazio Donna ha contribuito a costituire, a Baggio, il Gruppo “Donne a Confronto” composto da donne impegnate a vario titolo nella nostra zona.
Il  gruppo ha dato  continuità alle tematiche di genere organizzando ogni anno incontri pubblici con particolare attenzione alle ricorrenze:   “8 Marzo giornata internazionale della Donna” e “25 Novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle Donne”.

2016 “Donne per i diritti”

L’Associazione “Dimensioni Diverse-Spazio Donna” ha contribuito alla costituzione di un nuovo gruppo denominato “Donne per i diritti” composto oltre che da donne italiane anche da donne immigrate che frequentano o hanno frequentato le scuole di italiano della zona. Il gruppo oltre ad attivarsi sulle scadenze tradizionali per i diritti delle donne vuole avere un carattere interculturale per rilevare le istanze di ciascuna donna affinché i diritti siano effettivamente diffusi a tutte. Il gruppo ha sostenuto l’apertura di una “Casa delle donne” in zona.

2020 Donne a confronto in Dimensioni Diverse-Spazio Donna

All’inizio del 2020 il gruppo Donne a confronto” è confluito nell’Associazione Dimensioni Diverse-Spazio Donna arricchendola con 5 nuove socie e aggiungendo nuovi contenuti alle istanze tipiche delle rivendicazioni femminili. Con particolare riguardo ai nuovi problemi e bisogni delle donne (lavoro a distanza, violenza domestica, ecc.) le più colpite dalla pandemia.