CETA: Non tutto ciò che luccica è oro

Stop-CETA-1Il voto finale del Parlamento Europeo su CETA (l’accordo commerciale tra l’UE e il Canada) si sta avvicinando, e i gruppi favorevoli a CETA stanno inondando i media conniventi con annunci pubblicitari ed appelli. Ignorando i milioni di cittadini preoccupati e i numerosi moniti degli esperti da tutte le parti del continente, i conservatori, i democratici liberali e numerosi social democratici stanno supportando questo accordo. Molti social democratici non si pronunciano sperando che nessuno ne prenda nota; ma i conservatori e i democratici liberali stanno prendendo una posizione attivamente favorevole per promuovere ciò che considerano “uno standard d’oro tra gli accordi commerciali”. Ma che cosa si nasconde dietro i loro argomenti?

All’inizio di dicembre 2016, la Commissione per l’Occupazione del Parlamento Europeo ha dichiarato che questo trattato metterebbe in pericolo 90 milioni  di posti di lavoro solo nelle piccole imprese. Per dare un’idea di questa cifra, si consideri che la Germania, il paese più popolato della UE, ha 81 milioni di abitanti. La medesima Commissione spiega che questi posti di lavoro sarebbero in pericolo perché le piccole imprese europee (con meno di 250 dipendenti) non riuscirebbero a reggere la competitività delle grandi imprese transnazionali dell’America del nord. La Commisione ha anche affermato inoltre che il 93% di queste imprese saranno quelle con meno di 10 dipendenti.

Qual’è stata dunque la risposta dei conservatori europei? Una pubblicità costata 16 mila euro, pubblicata nell’influente piattaforma mediatica Politico, che afferma come il CETA sia un’occasione d’oro, con una foto di pancakes e olio di oliva che brillano sotto il sole. Un’altra pubblicità della lora campagna, sostiene che le nostre vite sarebbero molto più “dolci” con il CETA perché si ridurebbero i prezzi di ” frutta candita e mandorle“.

Quando ci si trova di fronte ad un problema serio come la disoccupazione, ci si potrebbe aspettare che i conservatori lo affrontassero in maniera responsabile. Al contrario, costoro provano ad ingannare l’interlocutore in modo infantile e ridicolo utilizzando caramelle e vino! (in basso, in questo articolo si possono vedere le diapositive di altre pubblicità del PPE).

Posti di fronte al sobrio rapporto della Commissione per l’Occupazione sul  CETA, la maggior parte dei favorevoli al CETA lo ignorano; alcuni addirittura rispondono chiamando il rapporto “false informazioni” o banalmente incolpano i robot della disoccupazione.

In un approccio leggermente più consistente, il leader conservatore Aris Pabriks ha dichiarato che il CETA “favorirà il commercio del 20%“. Questa cifra proviene da uno studio del 2008 fatto dalla Commissione Europea e dal governo del Canada. Ma Mr Pabriks ha omesso di dire che questo studio è stato effettuato prima delle negoziazioni e quindi privo di collegamenti con questo particolare trattato.

Lo studio afferma inoltre che il PIL della UE aumenterebbe dello 0,08% grazie al CETA. Secondo Ronan O’Brien, un ricercatore indipendente, questo aumento equivarrebbe a 44 centesimi alla settimana per ogni cittadino Europeo, e secondo le sue stesse parole, “questo permetterà ad ogni persona di prendere una tazza di caffé ogni due mesi”

Quindi, sulla base di studi obsoleti, pubblicità vuote e 90 miioni di posti di lavoro a rischio, la domanda è: perché i Conservatori, I Democratici Liberali, e molti Socialdemocratici sono a favore del CETA?

Matthew Read
February 3rd, 2017
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