Inaudito e molto grave

Loro-decidonoAncora una volta colti in flagrante!
Disperati di sé e della propria identità concedono tutto al Mercato e al piacere privato di esistere.

Fino a quando

Il livello di insipienza Politica è saturo. Questi “piccoli uomini” hanno ancora la forza di agire sulla debolezza e sulla indifferenza, così bene orchestrata, imponendo il silenzio sul disgusto e sul malessere generalizzato delle condizioni di vita precarie sottratte alla dignità di cittadinanza.

  • Decidono per le guerre per favorire l’industria delle armi e le politiche di espansione, mentre respingono le persone che da quelle guerre fuggono.
  • Decidono per gli accordi economici di partenariato (TTIP) per favorire il totale controllo dei Mercati da parte delle Multinazionali sottraendo i Beni Comuni (salute, acqua, trasporti, istruzione, …) alla democratica legittimità decisionale degli Enti Locali.
  • Decidono concedere alle aziende petrolifere di trivellare i nostri Mari sapendo i gravi danni che si creano per la salute dei cittadini, per l’ambiente e la vita dei viventi.
  • Nel 2014 decidono il Decreto Legge “Sblocca Italia”, che si propone la concentrazione dei servizi pubblici locali nelle mani di poche grandi multi-utility capaci di competere all’estero.
    Si passa poi alla Legge di Stabilità che incentiva i Comuni a privatizzare i servizi pubblici.
  • Decidono con decreto attuativo della riforma Madia della P.A. di ripristinare l’adeguatezza della remunerazione del capitale investito, coerente con le prevalenti condizioni di mercato”,  la stessa dicitura che oltre 26 milioni di cittadini avevano abrogato.
  • Ora decidono illegalmente e impunemente di sabotare la volontà degli oltre 26 milioni di cittadini che hanno deciso che l‘ACQUA DEVE RIMANERE UN BENE PUBBLICO.

Alla Camera, hanno cominciato a discutere un  ddl – Disegno di Legge – di iniziativa popolare (420.000 firme) che risale al 2007: lo presentarono i Movimenti per l’Acqua Pubblica; in questa legislatura è stato “ridefinito” da un intergruppo parlamentare in cui figurano deputati di Pd, Sel e Movimento 5 Stelle, partiti che appoggiarono il referendum.

Il cuore del ddl è l’articolo 6 che prescrive l’affidamento del servizio idrico solo a enti di diritto pubblico pienamente controllati dallo Stato (niente Spa pubblico-privato), gli enti hanno un anno per adeguarsi.

Ieri, però, i deputati del PD, a nome della maggioranza, hanno voluto approvare un emendamento tramite il quale si sopprime l’art. 6 che disciplinava i processi di ripubblicizzazione della gestione dell’acqua.

Vedi: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/15/acqua-ok-a-emendamento-pd-gestione-pubblica-non-obbligatoria-proteste-si-m5s-stravolto-referendum/2548044/

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