4 Novembre non è una festa
Il 4 novembre è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate in Italia, una ricorrenza che commemora la fine della Prima Guerra Mondiale.
4 novembre è la festa delle Forze Armate, che narrano la vittoria della Prima Guerra Mondiale.
Quella guerra ci ricorda che ci sono stati oltre 650.000 soldati uccisi e più di 1 milione di feriti.
A questi si devono aggiungere più di 600 mila vittime civili a causa di bombardamenti, carestie ed epidemie.
4 NOVEMBRE NON È UNA FESTA
Le guerre non risolvono i problemi, anzi ne creano di nuovi: la Prima Guerra Mondiale ha favorito l’avvento del Fascismo e l’affermazione del Nazismo militarista e Razzista.
Questa celebrazione appare, come è una vera e propria propaganda bellica in un periodo che vede guerre sanguinose in diverse parti del mondo (56 i conflitti in atto) e due alle porte d’Europa, in Ucraina e Palestina, molte delle quali con un coinvolgimento diretto della produzione bellica italiana.
Una propaganda per mascherare i conflitti interni all’Italia: una generale estensione della repressione: militarizzazione nelle città, decreti e sicurezza, fino alla repressione del dissenso.
Tutto ciò equivale ad un sostegno di una mentalità bellicista che rivendica ad un aumento delle spese militari.
In Italia le spese militari per il 2025 ammontano a 31,2 miliardi di euro con un incremento del 7,2%, rispetto al 2024.
L’anno prossimo il governo si è impegnato ad aumentare le spese militari di circa 3,5 miliardi di euro. Entro il 2028, l’aumento diventerà di 12 miliardi all’anno in più.
Nel vertice Nato di giugno si è parlato molto dell’aumento delle spese militari: “Gli alleati si impegnano a investire il 5% del Pil annuo nelle esigenze fondamentali di difesa e nelle spese relative alla difesa e alla sicurezza entro il 2035”.
Per il nostro Paese vorrebbe dire arrivare a circa 78 miliardi, dai 44 attuali.
IL 4 NOVEMBRE NON È LA NOSTRA FESTA!
Siamo contro il riarmo e le politiche di guerra


