A Maggio A Baggio – dieci anni

a-Maggio-a-Baggio“A Maggio A Baggio” ieri – domenica 22 maggio 2016 – ha compiuto 10 anni.
Ed è esploso un tripudio di presenze e di iniziative delle diverse realtà associative di quartiere e non, che hanno saputo proporre percorsi capaci di cogliere ed esprimere sensibilità diverse.

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Già dal sito di “Spazio Aperto Multietnico” si affermava: “A Maggio A Baggio è una Festa Evento rivolta a tutti gli abitanti di Milano per promuovere la multiculturalità, una sensibilità  tollerante e solidale, creando momenti di incontro ludico, ma anche di promozione del volontariato attraverso la partecipazione e gli stand di diverse associazioni“.

Come Assoc. “Dimensioni Diverse” abbiamo cercato di portare il nostro piccolo contributo attivando una presenza che faceva leva sui diversi diritti sui quali siamo da sempre impegnati a partire dai migranti con una stupenda mostra realizzata da “Milano Senza Frontiere”, di cui siamo parte, “Avremmo potuto fare amicizia“.
Vedi: Avremmo potuto fare amicizia

La scuola di italiano per migranti: un saluto agli italiani con i disegni delle proprie bandiere, un volantino con alcuni proverbi africani e l’invito a partecipare all’attività di volontariato nella scuola.
Vedi: Cerchiamo volontari

Ed è stata anche l’occasione per rappresentare il “Posto Occupato“: un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza.
Vedi: Vol_Posto-occupato

Abbiamo voluto “prendere parola” sulla riforma della Costituzione con una puntuale informazione perché «c’è chi dice di voler metterci la faccia, noi ci mettiamo la testa»: siamo impegnati con il “Comitato di zona 7 per i Referendum” a raccogliere le firme per l’abolizione di alcune parti della Legge elettorale (Italicum) per il rispetto dell’art.1 della Costituzione “La sovranità appartiene al popolo“.
Vedi: VOL_Costituzione-Italicum

Dopo il grande impegno e la vittoria del popolo italiano per la difesa del diritto all’acqua pubblica –  Referendum del 2011 – oggi stiamo ancora raccogliendo le firme per una petizione popolare contro il cosiddetto “Decreto Madia” che prescrive ancora la privatizzazione dei servizi pubblici: acqua compresa.
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Nel pomeriggio alle 16 qualcuno di noi ha partecipato alla “Conferenza sulla situazione della donna mussulmana in Italia: realtà, sfide, aspettative”.
L’incontro è stato condotto dall’algerina Amina Salah, già attiva nello “Spazio Aperto Multietnico” in attività di mediatrice culturale.
L’incontro ha avuto lo scopo di sviluppare un dibattito fra le donne presenti, italiane e arabe, dal quale sono emerse alcune affermazioni che meritano una puntuale riflessione:

  • tante donne tolgono il velo per i commenti negativi che vengono loro rivolti;
  • il comportamento è un atto più forte della parola;
  • i pregiudizi verso l’altro non sono solo fra italiani e stranieri ma è un atteggiamento molto diffuso fra la gente, quindi ci vuole un impegno da parte di tutte e di tutti per superare l’atteggiamento negativo;
  • scegliere di emanciparsi non è facile perché la donna mussulmana, spesso, non ha l’indipendenza;
  • scegliere di imparare la lingua italiana in collaborazione con altre donne è senz’altro una prima occasione per emanciparsi.

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