Decreto sicurezza! Quando mai!

Un Salvini radiante dopo il placet del Colle: “Ciapa lì e porta a ca“.

Forse il Presidente della Repubblica non poteva respingere il cosiddetto ‘Decreto sicurezza‘, ma è indubbio che introduce elementi razzisti ed eversivi: una flagrante violazione dello stato di diritto, della democrazia, dei diritti umani, di tutti gli esseri umani.

Mattarella ha comunque voluto contestualmente inviare al Presidente del Consiglio Conte una lettera ricordando gli obblighi che derivano dalla nostra Costituzione e dai trattati internazionali che non possono essere posti in discussione.

Art. 10 della Costituzione italiana: L’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l’estradizione dello straniero per reati politici“. 

Molti hanno letto e seguito la “sconsolante” vicenda del cosiddetto “decreto sicurezza” e hanno cercato di capire e forse esecrare quelle norme piene di disumanità e di disprezzo della vita.

Chi sono questi governanti che abusando del potere loro conferito tracciano limiti della vita?

Solo interessi populisti possono spiegare rancori e violenze di stampo razzista e fascista di cui l’articolato del Decreto è intriso.

Si impreca Dio quando le cose vanno male, quando un disastro ambientale distrugge ricchezze naturali e personali mettendo a rischio la vita, e non riusciamo a ribellarci contro chi attacca il diritto alla Vita patrimonio di ogni essere vivente.

Fin dal suo insediamento il governo “giallo-verde”, delimitato a destra, sta commettendo gravissimi reati:

  • impedendo che superstiti di naufragi siano accolti e soccorsi nei porti italiani, commettendo il reato di omissione di soccorso;
  • diffamando e sabotando i soccorritori volontari che salvano vite umane nel Mediterraneo, favorendo di fatto l’abbandono dei naufraghi alla morte;
  • impedendo che le vittime superstiti dei lager libici possano trovare salvezza in Europa, riconsegnandoli ai loro aguzzini;
  • propagandando stereotipi razzisti ed istigando al disprezzo e all’odio razziale;
  • sminuendo la gravità di gravissimi fatti di violenza razzista, negando che si tratta di razzismo;
  • giungendo fino ad atti configurabili come sequestro di persona, reato formulato dalla magistratura a carico del Ministro dell’Interno in relazione alla gravissima vicenda dei naufraghi soccorsi dalla nave della Guardia Costiera italiana “Diciotti” ai quali scandalosamente si negò per giorni e giorni lo sbarco;

Tutto ciò abusando delle funzioni pubbliche e dei pubblici poteri di governo esasperando “paure” e “sicurezze”.

Allora si plaude al decreto sicurezza che esaspera la vita di quei “miserabili” che rivendicano il diritto alla vita con dignità e giustizia.

Una sicurezza che diventa violenza razzista quando:

  • ricrea in ogni regione i CPR (Centri per il Rimpatri) vere galere per immigrati dichiarati clandestini senza aver commesso reati, fino a 180 giorni;
  • riduce gli SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) per la realizzazione dei progetti di accoglienza gestiti dai comuni;
  • abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari:
  • Al contempo la stessa “sicurezza” arma i vigili, adotta i taser, alimenta le “daspo”, una violenza miserabile che si scaglia contro le necessità reali del diritto di cittadinanza: sicurezza di reddito, l’accesso alla casa, alla salute pubblica, allo studio, ;
  • e infine alimenta la “giustizia fai da te” liberalizzando l’acquisto di armi ai privati cittadini.

Questa deriva razzista e fascista trova campo in diverse realtà europee dove centrale nell’analisi è stato il dispositivo del confine, sia esso materiale o immateriale: l’Europa si riempie di muri, il Mediterraneo di morti, le città si costellano di zone proibite attraverso gli sgomberi, il DASPO urbano, mentre i nuovi CPR torneranno a rinchiudere innocenti così come accade nei lager libici.

Questo decreto sicurezza non ci appartiene, non appartiene alla dignità umana, per questo va sabotato, va respinto in nome della democrazia, della giustizia: del diritto alla vita.

 

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