Due date per la Memoria, ed è Primavera

El-capitalismo21 Marzo – Giornata Mondiale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali

22 Marzo – Giornata Mondiale dell’acqua

L’universo femminile ha travolto il mondo contro ogni violenza per il diritto alla vita.
Il femminile ha proclamato lo “Sciopero Globale” che si è esteso in 48 paesi.

Non è la destra, non è la sinistra: l’impero è privo di controllo, controlla i corpi e la politica.

Se non fosse per il governo della politica …

Se non fosse per il governo della politica subalterna all’economia;
Se non fosse per il governo della politica sempre doma agli interessi delle grandi imprese;
Se non fosse per il governo della politica che sanziona diritti e giustizia all’apparato economico;
Se non fosse per il governo della politica che agita le paure e l’indifferenza;
Se non fosse per il governo della politica che perdona l’arroganza;
Se non fosse per il governo della politica che dà ragione alla violenza repressiva;
Se non fosse per il governo della politica che sanziona i principi costituzionali;
Se non fosse per il governo della politica che agita il razzismo e la violenza istituzionale;
Se non fosse per il governo della politica che trasforma la crisi in precarietà diffusa;
Se non fosse … la democrazia sarebbe libera.

Chi governa la democrazia?

  • Democratici senza democrazia
  • Democrazia senza diritti umani
  • Umani privati della dignità
  • Dignità senza giustizia
  • Giustizia offesa/oltraggiata dalla violenza e dall’abusivismo

La supremazia della immoralità viola i diritti dell’umanità

Il memorandum siglato tra Roma e Tripoli è immorale!

Il giudizio della società civile è pessimo: «Un atto immorale: l’Italia ha forzato un paese troppo debole. Il GNA (Government of National Accord) si è visto imporre da parte dell’Italia un accordo  che incrementerà gli abusi sui migranti che resteranno in Libia, un paese dove la situazione umanitaria è in continuo deterioramento per la violazione dei diritti umani: abusi sistematici, torture, sparizioni forzate, ecc.. Ma non è un accordo, ma un memorandum, un trucco che elimina aspetti legali come la ratifica dei due parlamenti che infatti non c’è stata!
La società civile libica chiede al Consiglio Onu per i diritti umani di creare un meccanismo di monitoraggio degli abusi.

Vanno segnalati in particolare i ricatti e le violenze che subiscono le donne dalla loro partenza fino all’Italia.  Così come la situazione dei minori non accompagnati, dei quali nel 2016 sono scomparsi  almeno in 10.000 dopo l’arrivo in Europa, secondo le stime di Europol.

In Italia una donna ministra gioca alla guerra

Il 10 febbraio il Consiglio dei Ministri ha deliberato il disegno di legge sulla implementazione del «Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa»; la ministra Pinotti sta lavorando alacremente alla creazione di un’unica struttura per i vertici di tutte le forze armate a Centocelle a Roma, ancor prima che il disegno di legge venga discusso in parlamento. È come se fosse in atto, nel silenzio generale, un “golpe biancoche sovverte le basi costituzionali della Repubblica italiana, riconfigurandola quale potenza che interviene militarmente nelle aree prospicienti il Mediterraneo – Nordafrica, Medioriente, Balcani – e ovunque nel mondo dove siano in gioco gli interessi dell’Occidente rappresentati dalla Nato sotto comando Usa.

L’Italia è impegnata in 30 missioni militari in 20 paesi, dal Kosovo all’Iraq e all’Afghanistan, dalla Libia alla Somalia e al Malì.

Inoltre, nel disegno di legge, alla struttura centralizzata viene affidata anche la «salvaguardia delle libere istituzioni» con «compiti specifici in casi di straordinaria necessità ed urgenza»; una formula vaga che si presta a misure autoritarie e a strategie eversive.

Tutto questo costa. L’Italia, annuncia la Pinotti, anche se non è ancora in grado di portare la spesa per la «difesa» al 2% del Pil come richiede la Nato, la sta incrementando: «Quest’anno siamo all’1,18% del Pil pari a oltre 23 miliardi».

Nel mondo due personaggi si sfidano alla guerra

Trump-Putin
Nonostante l’accordo del 2010 tra Mosca e Washington continua la corsa agli armamenti.
Negli Usa sono attive 1.740 testate nucleari, 1.800 in Russia. In Europa sono 150 quelle americane distribuite in Belgio (10), Germania (10), Olanda (10), Turchia (60) e in Italia che ne ospita 60 tra le basi di Aviano e Ghedi.

Vladimir Putin: «affilare le armi nucleari è l’ultima delle cose che vogliamo, ma va ricordato che le armi nucleari non possono essere considerate un fattore di aggressione, ma elemento di contenimento e garanzia di pace».
Donald Trump, «Legge per la difesa e la sicurezza»: «sarà un budget che rispetta la mia promessa di proteggere gli americani», un «aumento storico» del 10% delle spese militari, pari a 54 miliardi di dollari.

Così mentre l’Unione europea declama il suo impegno per il disarmo nucleare, prevede di sostituire 180 bombe nucleari B-61 con le più performanti B61-12. Un programma da 10 miliardi di dollari.

Intanto la Nato tiene schierate in Europa contro la Russia circa 700 testate nucleari (statunitensi, francesi e britanniche), quasi tutte pronte al lancio ventiquattrore su ventiquattro.

L’offesa all’Acqua Bene Comune

22 marzo: in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua MM sta promuovendo l’acqua pubblica e fa bene, anzi, era ora.

Tuttavia Indifferenza, speculazioni e guerre sono gli attributi che si rispecchiano attorno all’Acqua bene comune.

Nonostante 26 milioni abbiano votato Si al Referendum per l’acqua pubblica, la consapevolezza di questo bene sembra venir meno in rapporto al consumo delle cosiddette acque minerali. L’Italia detiene il record europeo per il consumo di acqua minerale: costi esorbitanti e inquinamento. Si ricicla solo il 25% degli imballaggi in plastica

L’acqua è il bene comune per eccellenza, appartiene alla vita, come l’aria che respiriamo, è assurdo pensare che possa diventare una merce. Eppure Ministri e Governi, sempre proni agli interessi delle multinazionali, agiscono nella pressoché totale indifferenza e abusivismo del bene pubblico.

Un grande pericolo vengono dai trattati internazionali come il TTIP e il CETA, che agiscono in funzione degli interessi delle multinazionali che vedono nell’acqua una grande risorsa economica.

Sono ben 343 i conflitti in corso per il controllo dell’acqua, mentre le cifre ufficiali pubblicate dall’Onu: ogni giorno, mille bimbi muoiono a causa di malattie collegate all’acqua.

E’ conflitto globale !

Se non fosse per …
Se non fosse per  il piacere compulsivo che rende le sensibilità sterili;
Se non fosse per  l’obbligo di vivere il quotidiano dovere;
Se non fosse per  lui, per lei, per loro, che irrompono il tempo e lo spazio “libero”;
Se non fosse per  l’omologazione che comprime le libertà dentro sentimenti marginali;
Se non fosse per  lo sguardo miope che non vede oltre l’interesse privato;
Se non fosse per  il turbinio delle acque agitate che precludono il fondale
Se non fosse per

Se non fosse per me forse tutto sarebbe diverso.

La volontà di cambiamento è perseguita dai giudizi che addomesticano i propositi, se non si trasformano in conflitto.

Una sana ribellione potrebbe liberare la vita alla primavera dei diritti, della giustizia e il riconoscimento delle diversità riproduttive che cambiano l’esistenza.

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