EARTH OVER SHOOT DAY 2016

Hearth-Over-shootEra il 2005 quando oltre 1360 esperti di tutto il mondo hanno illustrato in ben 4 volumi le conseguenze che i cambiamenti degli ecosistemi hanno apportato al benessere dell’umanità, e le basi scientifiche per le azioni necessarie a migliorarne la conservazione e l’utilizzo sostenibile.

Una ricerca avviata nel 20001 patrocinata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan.

Rappresentanti di agenzie delle Nazioni Unite, di governi, di organizzazioni non-governative, di istituzioni accademiche, di gruppi indigeni, hanno supervisionato il processo di stesura del rapporto, e ha stilato una dichiarazione finale, il cui nucleo essenziale è costituito da un allarme: ”l’attività umana dipende fortemente dalla complessa rete biologica di cui siamo parte e “pone una tale pressione sulle funzioni naturali della terra che la capacità degli ecosistemi del pianeta di sostenere le generazioni future non può più essere data per scontata”.
Tali pressioni aumenteranno con il crescere del fabbisogno umano nei decenni a venire.
Proteggere e migliorare il nostro benessere futuro continua la dichiarazione finalerichiede un utilizzo più saggio e meno distruttivo delle risorse naturali. Ciò comporta a sua volta cambiamenti radicali nel modo in cui prendiamo ed attuiamo le decisioni”.
La conclusione cui giunge il rapporto è: “la protezione di queste risorse non può più essere considerata come un accessorio extra, da affrontare solo dopo che interessi più pressanti, come la creazione della ricchezza o la sicurezza nazionale, siano stati risolti”.

5 anni dopo, il 27 settembre 2011, i dati del Global Footprint Networkuna organizzazione di ricerca internazionale con uffici in California e a Ginevra denunciavano che l’umanità esauriva le risorse che la natura può fornire in un anno in maniera sostenibile.

Ancora 5 anni – 8 agosto 2016la stessa organizzazione evidenzia la nuova data in cui la domanda annuale di risorse naturali da parte dell’umanità supera le risorse che la Terra può rigenerare in un anno.

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Di seguito il comunicato ufficiale del Global Footprint Network.

Entro l’8 agosto, l’umanità avrà esaurito le risorse che la natura mette a disposizione per tutto l’anno: é quanto afferma il Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale che sta cambiando il modo in cui il mondo gestisce le sue risorse naturali e reagisce ai cambiamenti climatici .

Il giorno del sovrasfruttamento della Terra (Earth Overshoot Day), che quest’anno cade l’8 agosto, evidenzia la data in cui la domanda annuale di risorse naturali da parte dell’umanità supera le risorse che la Terra può rigenerare in un anno
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Questo è possibile perché emettiamo più anidride carbonica nell’atmosfera di quanto gli oceani e le foreste siano in grado di assorbire e deprediamo le zone di pesca e le foreste più velocemente di quanto possano riprodursi e ricostituirsi.

Le emissioni di carbonio costituiscono la componente del sovrasfruttamento ecologico che sta crescendo più velocemente: l’impronta dovuta al carbonio (carbon Footprint) genera il 60 % della domanda di risorse naturali da parte dell’umanità. Noi denominiamo impronta ecologica questa domanda.

Se vogliamo rispettare gli obiettivi fissati dall’accordo sul clima di Parigi adottato da quasi 200 paesi nel dicembre 2015, l’impronta dovuta alle emissioni di carbonio dovrà calare gradualmente fin quasi a zero entro il 2050.
Ciò ci richiede di trovare un nuovo modo di vivere sul nostro “unico” pianeta.

Un tale nuovo modo di vivere porta molti vantaggi ma richiede anche impegno per realizzarlo“, dice Mathis Wackernagel, co-fondatore e CEO di Global Footprint Network.La buona notizia è che tutto ciò è attuabile con le tecnologie disponibili ed é economicamente vantaggioso dato che i benefici complessivi sono superiori a costi. Si stimoleranno settori emergenti come le energie rinnovabili, riducendo i rischi e i costi connessi a settori imprenditoriali ormai senza futuro perchè basati su tecnologie caratterizzate da alte emissioni di carbonio o perchè soggetti ai rischi connessi al cambiamento climatico (es. edificazioni in riva al mare minacciate dall’innalzamento del suo livello). L’unica risorsa di cui abbiamo più bisogno è la volontà politica.

Fortunatamente, alcuni paesi stanno raccogliendo la sfida.
Per esempio, il Costa Rica ha generato il 97 % della sua elettricità da fonti rinnovabili nel corso dei primi tre mesi del 2016. Anche il Portogallo, la Germania e la Gran Bretagna quest’anno hanno dimostrato livelli molto avanzati riguardo alla capacità di produrre energia rinnovabile, quando il 100% della loro domanda di energia elettrica è stata soddisfatta da fonti rinnovabili per diversi minuti o, nel caso del Portogallo, per diversi giorni.
In Cina, nel frattempo, il governo ha delineato un piano per ridurre del 50% il consumo di carne dei suoi cittadini prevedendo in questo modo di abbassare di un miliardo di tonnellate entro il 2030 le emissioni di biossido di carbonio equivalente per il comparto cinese dell’industria del bestiame.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Allo stesso tempo, come singole persone, ognuno di noi può impegnarsi per il cambiamento del suo stile di vita quotidiano
. Sulla scia dello storico accordo di Parigi, il Global Footprint Network e i suoi 25 partner dell’Earth Overshoot Day hanno lanciato una campagna di coinvolgimento del pubblico, al fine di evidenziare l’importanza di poter contare sulla certezza delle risorse data da un mondo sostenibile in cui le persone e il pianeta possano prosperare.

Con la campagna #pledgefortheplanet (Impegno per il pianeta) lanciata il 22 aprile – Giornata della Terra, le persone sono invitate a scegliere un #pledgefortheplanet (si trova tutto su www.overshootday.org) e a condividere selfie attraverso i social media. (Macchine fotografiche GoPro saranno assegnate dopo l’Overshoot Day agli autori delle tre foto preferite).

Poiché la popolazione mondiale è cresciuta e il consumo è aumentato – soprattutto per quanto riguarda le emissioni di carbonio – la data dell’Earth Overshoot Day nel tempo si è spostata da fine settembre del 2000 all’8 agosto di quest’anno. Un dato positivo é che la velocità con cui la data dell’Earth Overshoot Day si è man mano anticipata é scesa a meno di un giorno all’anno, in media, negli ultimi cinque anni, rispetto a una media di tre giorni all’anno da quando nei primi anni 1970 é iniziato il sovrasfruttamento.

“L’accordo sul clima di Parigi è ancora la dichiarazione più forte riguardo alla necessità di ridurre drasticamente l’impronta di carbonio. In ultima analisi, la scelta é tra collasso o stabilità”,
ha detto Mathis Wackernagel. “Raccomandiamo con forza le nazioni, le città e gli individui a prendere iniziative efficaci e coraggiose per rendere gli obiettivi di Parigi una realtà raggiungibile.”


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Cosa è il Global Footprint Network
Il Global Footprint Network è un’organizzazione di ricerca che sta cambiando il modo in cui il mondo gestisce le sue risorse naturali e reagisce ai cambiamenti climatici . Dal 2003 ha collaborato con più di 50 nazioni, 30 città e 70 partner globali per fornire scenari scientifici che hanno indirizzato le politiche ad alto impatto e le decisioni di investimento. Insieme ai suoi partners sta creando un futuro in cui tutti possano prosperare entro i limiti del pianeta.
www.footprintnetwork.org

Per approfondire:
Earth Overshoot Day: www.overshootday.org
Sui social media: #pledgefortheplanet, #overshoot
Per calcolare l’impronta ecologica personale e capire come ridurla: www.footprintcalculator.org (esiste anche la versione in italiano)
Per conoscere l’impronta ecologica della propria nazione si può richiedere  gratuitamente il Public Data Package con i dati sull’Impronta Ecologica di 182 nazioni:
www.footprintnetwork.org/public2015
www.footprintnetwork.org/maps
Video sul National Footprint Accounts: https://youtu.be/_T5M3MiPfW4

Contatti per l’Italia: Roberto Brambilla – r.brambilla@mclink.it

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