Forum alternativo al G7 dei padroni della terra e del cibo

G7-agricolturaBergamo ospiterà il G7 dell’Agricoltura nelle giornate di sabato 14 e domenica 15 ottobre. Un vertice delle grandi potenze sul futuro dell’alimentazione e dello sviluppo agricolo.

Il Ministro Martina, con una qualche consapevolezza, richiama ad “una maggiore consapevolezza e ad un senso di cittadinanza più forte da parte di ciascuno per poter dare vita alla svolta necessaria“.

Il problema è che in campo ci sono le stesse grandi imprese dell’agrobusines che hanno finora continuato a perseguire pervicacemente i loro interessi con interventi di massificazione dei profitti: monoculture, diserbanti, Ogm, … incuranti dell’inaridimento dei terreni spesso sottratti ai piccoli coltivatori e/o accaparrandosi vaste aree di nuovi terreni fertili (land grabbin) da Governi compiacenti.

«Noi non ci stiamo e costruiamo l’alternativa»

 Negli stessi giorni sempre a Bergamo, il Forum alternativo al G7 dei padroni della terra e del cibo organizza due giorni di riunioni, incontri e proposte che si concluderanno con una manifestazione per le vie di Città Bassa ed un concerto.

«Il modello proposto dal G7 e quello agroecologico, basato sulla Sovranità Alimentare, non sono compatibili.
Il G7 si basa su una politica agricola capitalista e neoliberalista, mentre noi ci rispecchiamo in un sistema che mette al centro il cibo come diritto al nutrimento e alla sostenibilità del sistema agricolo-alimentare».

«Il messaggio che vogliamo dare è che il modello proposto dal G7 in corso e quello agroecologico basato sulla Sovranità Alimentare non sono compatibili, non possono convivere.
Vogliamo affermare l’alternatività dei percorsi agroecologici a quello egemone: per cambiare radicalmente l’agricoltura e l’economia non bastano nuovi stili di vita, occorre progettare e praticare insieme un’alternativa di società».

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(dal Forum Sovranità alimentare, 2007).

«(…) La Sovranità Alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti nutritivi, prodotti in forma sostenibile ed ecologica, ed anche il diritto di poter decidere il proprio sistema alimentare e produttivo. Questo pone coloro che producono, distribuiscono e consumano alimenti nel cuore dei sistemi e delle politiche alimentari e al di sopra delle esigenze dei mercati e delle imprese. …

La Sovranità Alimentare promuove un commercio trasparente che possa garantire un reddito dignitoso per tutti i popoli e il diritto per i consumatori di controllare la propria alimentazione e nutrizione. Essa garantisce che i diritti di accesso e gestione delle nostre terre, dei nostri territori, della nostra acqua, delle nostre sementi, del nostro bestiame e della biodiversità, siano in mano a chi produce gli alimenti. La sovranità alimentare implica nuove relazioni sociali libere da oppressioni e disuguaglianze fra uomini e donne, popoli, razze, classi sociali e generazioni. (…)»

Vedi programma: http://stop-ttip-milano.net/g7/forum-alternativo-al-g7-dei-padroni-della-terra-del-cibo/

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