Il 2 Agosto 2018 la MIlano Solidale è scesa in piazza.

Circa 300 persone appartenenti a molte realtà sociali ed a qualche realtà politica, hanno voluto manifestare contro le politiche razziste, anti immigratorie del Governo, in particolare contro le ultime dichiarazione del Ministro Salvini circa la volontà di ripristinare il Centro di via Corelli (ex CIE oggi centro di accoglienza, una struttura convenzionata per ospitare i richiedenti asilo) – Salvini: “Il centro di via Corelli torna ad essere centro d’espulsione“.

L’occasione è la “Marcia per i nuovi desaparecidos” che da oltre 3 anni “Milano Senza Frontiere” promuove davanti a Palazzo Marino per ricordare a non essere complici e indifferenti di fronte alle decine di migliaia di morti e dispersi nel Mar Mediterraneo e non solo.
Una testimonianza per rivendicare politiche di accoglienza, di libera circolazione e per l’apertura di canali umanitari protetti: “Migrare per vivere non per morire“.

Una lunga catena ha avvolto tutta la piazza della Scala, accompagnata dalle parole di denuncia contro le pratiche razziste e di espulsione del Governo. Il Ministro degli Interni Salvini, con i suoi messaggi carichi di odio disumanizzante, è responsabile delle violenze che si stanno diffondendo su tutto il territorio nazionale.

Un processo infame che il Ministro Salvini si rende garante alimentando paure, razzismi, violenze e tanta indifferenza.

La manifestazione ha avuto un momento altamente significativo ed emozionante quando, sul finire, decine di persone si sono sdraiate a terra coperte da un velo bianco, a voler testimoniare le decine di migliaia di morti, mentre una sirena rompeva il silenzio generale.
Non sono numeri, sono persone umane costrette alla fuga dai loro Paesi per guerre, violenze, fame.

L’iniziativa di oggi, come altre in corso su molte parti del territorio italiano, devono trovare la forza e l’orgoglio di una solidarietà diffusa che sappia diventare azione politica, schierata contro le nefandezze politiche dell’esclusione e dei respingimenti.
Non sono sufficienti momenti testimoniali, occorre una diffusa consapevolezza capace di  rivendicare politiche del diritto di cittadinanza, anche per superare l’ipocrisia dell’indifferenza diffusa.

Testimonianze:

  • Video: http://www.milanotoday.it/video/migranti-flash-mob.html
  • Foto: https://www.facebook.com/Ri.make1/photos

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  • Milano Senza Frontiere: https://it-it.facebook.com/milanosenzafrontiere/
  • Riccardo
    Ieri a Milano centinaia di persone hanno marciato, si sono sdraiate sul selciato rovente, si sono incatenate, per protestare contro le sparizioni forzate delle persone migranti in viaggio verso l’Europa e le politiche di reclusione e segregazione di quelle che riescono ad arrivare: esseri umani ingabbiati, venduti come schiavi, torturati, lasciati morire in mare o sulle montagne nel tentativo di passare le frontiere, trattati poi come servi o criminali o fastidiosi incapaci.
    Questo è l’effetto di 25 anni di scelte politiche suicide portate avanti con ostinata continuità da partiti “conservatori” o “progressisti” sempre più incapaci di misurarsi con il fenomeno epocale delle migrazioni, e che perseguendo unicamente un fallimentare progetto di mantenimento delle proprie posizioni di potere hanno finito col consegnare il continente alla marea montante dell’autoritarismo xenofobo e razzista.
    Occorre cambiare radicalmente la direzione delle politiche sull’immigrazione ad ogni livello, da quello delle amministrazioni locali a quello europeo, perché è sempre più chiaro che la strada imboccata ci sta facendo precipitare in un abisso di negazione dell’umanità.
    Nessuna persona è illegale. NESSUNA.

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