Il diritto del Bene Comune
Molti e importanti gli elementi che in qualche modo hanno contagiato i presenti alla pubblica assemblea di Giovedì sera, 9 maggio, promossa dalla Rete 7 alla Casa delle Associazioni circa i “Beni Comuni: natura e pratiche di vita“.
C’è sempre una grande differenza tra l’evento che attrae attenzione e curiosità e gli effetti che lo stesso evento produce nella realtà e nella vita delle persone.
L’evento che non produce coscienza politica, attrazione rivendicativa, non è solo destinato a ricadere nell’effimero, ma a “pesare” sulla vita dei viventi.
L’effetto “Greta” sui cambiamenti climatici è sicuramente un ottimo dato, in particolare per l’impegno che sta attivando i giovani nel richiedere urgenti misure in merito agli effetti pesantemente negativi del clima-alterato. da parte delle Istituzioni Mondiali, europee e dei governi.
Altra cosa è prendere l’evento per mano, approfondire, analizzare le diverse ricadute sui diversi elementi che abbiamo definito “Beni Comuni” come l’Acqua, il Cibo, l’Energia, … i quali rappresentano la sostanza della Vita e che dovrebbero essere parte dell’universalità del diritto e quindi sottratti al Mercato speculativo.
Il Diritto non si compera, si rivendica.
E’ così per il cibo che vogliamo genuino e di qualità – senza inutili sprechi;
è così per l’acqua che vogliamo intatta e pubblica – senza inutili perdite e sprechi;
ma è così anche per il diritto pubblico, trasparente e partecipato, quando i Trattati Internazionali e i grandi interessi speculano sugli stessi beni fondamentali per la Vita.
Ma quello che ancora è apparso con grande evidenza dai racconti e dalle esperienze di ieri sera, è la necessità di recuperare la forza sostanziale del “Bene Comune“, capace di ristabilire rapporti di vicinanza, di solidarietà tra i soggetti di promozione sociale: l’esperienza di Rimaflow.
Una necessità che nasce dalla consapevolezza che solo la trasposizione del “bene personale” in una dimensione “comune” permette la rivendicazione del diritto universale dei Beni Comuni.
La strada è aperta: le relazioni, i collegamenti, le coniugazioni, sono sempre possibili come la volontà a voler essere parte “comune” e propositiva del cambiamento possibile.
Approfondimenti:
- Autodeterminazione alimentare: Natura, ambiente, produzione agricola sostenibile di cibo come Beni Comuni non mercificabili;
- acqua patrimonio di diritto pubblico-1: le iniziative in atto dei Movimenti per l’acqua garanzia del diritto universale e umano, il contributo di tutti;
- Gli effetti devastanti della clausola ISDS nei Trattati Internazionali: i “Trattati di Libero Commercio” (TTIP – CETA – …) sono fondamentali per gli interessi delle grandi Multinazionali che poco hanno a che vedere con il reale riequilibrio dei Diritti per le persone;
– Firma la petizione: “Diritti per le persone, regole per le multinazionali”: https://stop-ttip-italia.net/diritti-per-le-persone-regole-per-le-multinazionali/ ; - “COSTRUIRE COMUNITÀ” – L’ESPERIENZA DI RIMAFLOW : come la difesa collettiva e partecipata di un bene come il lavoro possa genera una trasposizione nel “comune”, verso una diversa produzione e un diverso mercato.