Le donne migranti e italiane si incontrano
Domenica 13 novembre 2016 presso la Casa delle Associazioni di p.za Stovani si sono incontrate le donne migranti ed italiane per confrontarsi sulle varie forme di violenza contro le donne in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
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Sintesi dell’incontro del 13 novembre 2016
Presenti Amina Salah e Soumya dell’Associazione Donne Mussulmane in Italia, Simona Sforza, Rosanna Meazza, Anna Carretta e Alice Arienta del gruppo “Donne per i Diritti”.
Il gruppo, in occasione della Manifestazione Nazionale contro la Violenza alle donne che si svolgerà a Roma il 26 novembre 2016, ha organizzato domenica 13 novembre 2016, presso la Casa delle Associazioni, dalle ore 16 alle 18, un’assemblea pubblica delle donne italiane e migranti, per raccogliere, attraverso il dialogo e il confronto, spunti di conoscenza e riflessione sul tema della violenza contro le donne.
Il dialogo si è svolto in italiano e in arabo e la comprensione delle due diverse lingue è stata facilitata da Soumya, che ha coinvolto nell’incontro anche il Gruppo donne “ITAMA” di via Paravia, in quartiere San Siro, iscritto alla Casa delle Associazioni.
L’incontro ha avuto lo scopo di essere un momento di informazione, di scambio di riflessioni e di domande sulla violenza di genere.
È emerso come i pregiudizi nei confronti delle donne migranti, soprattutto riguardo all’uso del velo, siano una forma di violenza molto diffusa, che produce giudizi e trattamenti discriminatori.
È stato messo in luce in modo evidente il pregiudizio diffuso che la religione islamica sostenga la sottomissione e la sudditanza della donna e molte donne presenti hanno chiarito come il Corano difenda e valorizzi l’autonomia e il rispetto della donna e quanto invece le tradizioni locali preislamiche condizionino ancora le relazioni tra generi e impediscano in molti casi l’emancipazione femminile.
Questa esperienza è molto simile a quella vissuta in tante parti del nostro paese da donne italiane.
Si è parlato del fatto che le leggi dello Stato sono spesso il riflesso di una mentalità maschilista e androcentrica.
Allo stesso modo, questo fenomeno si ritrova all’interno di molte confessioni religiose, che vedono ancora una forte gerarchia di potere maschile, con interpretazioni delle sacre scritture a uso e consumo di un potere ancora principalmente nelle mani degli uomini.
Il confronto è stato molto aperto e vivace e ha sollecitato tutte le presenti a proseguire in un cammino di incontri per poter approfondire il dialogo e la conoscenza.
All’ingresso della Casa delle Associazione è stata esposta la mostra “L’immagine della donna e dell’uomo nella pubblicità” – Vedi – , realizzata nel 2011 dal gruppo “Donne a Confronto“, che rimarrà esposta fino al 25 novembre.
L’incontro è stato accompagnato da dolci e diversi tipi di té preparati dalle donne arabe.
Una parete della sala è stata completamente “vestita” da abiti tradizionali femminili.
Alcune donne hanno portato con sé i figli e si sono organizzate per presidiare a turno uno spazio gioco in una stanza della Casa delle Associazioni durante il dialogo.
Alla fine abbiamo condiviso insieme la merenda, scattato foto e ci siamo lasciate con l’impegno a proseguire negli incontri, invitando anche altre donne.