Nel tempo delle paure e dell’odio

Tempo-paura-e-odioScusate, … ma, quando sarà … Pasqua?
Anche se fuori tempo, le parole non perdono significato.

ATTO PRIMO
Leggere di paure, … sentire paura, … girare alla larga, … stare a casa propria, … e poi … rinnegare, maledire, odiare.

  • Sei tu, terrorista, che porti paura nella nostra vita pacificata ai desideri?
  • Sei tu che irrompi, devasti le nostre speranze: certezze che danno ragione della vita?
  • Sei tu che contrapponi il tuo dio alle nostre verità?

ATTO SECONDO
Hai voluto sfidare il nostro Potere, per questo il Comando ti distruggerà.
Ti faremo guerra, distruggeremo te e il tuo dio.
Innalzeremo odio per tutti quelli che ti somigliano.

ATTO TERZO
Nel nostro mondo non c’è posto per chi si oppone al Comando: sarà escluso, recluso.
Tolleranza zero.
Giudicare, condannare, odiare, … la paura: miserie senza misericordia, senza genere: un solo dio, una sola verità dominante.
Armare, sopprimere, razziare la Terra, pacificare le volontà, indurre al piacere: potere privato, … indifferenza.

ATTO QUARTO
Il “dentro” e il “fuori” governano il disordine: dimensioni contrapposte, forme desideranti, concorrenti, assonanze funzionali: biopotere.

Fuori” c’è sempre la tracotanza del rinnegato, del terrorista verso il quale non può che la violenza pacificatrice: ancora armi, guerre.

Miserie ingiustificate.
Dentro” e “Oltre” non c’è pietà, confini negati, dignità devastate, … ingiustizie conclamate.
Insurrezione

ATTO QUINTO
Ma, quando sarà … Pasqua?
Pochi a pensarci, meno ancora ad accorgersi!

Così, ho detto la mia, il giorno di Pasqua.
Un giorno “consacrato” dagli auguri che ricevo, dagli auguri che provo a fare, … ascoltare, capire,  partecipare.

Tre volte auguri

  • che la pace sia un diritto;
  • che la giustizia sia liberata;
  • che la vita sia rigenerata;

e per tutto questo

  • che la libertà sia riconquistata.

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