Nessuno escluso … Nessuno illegale … ?
Oggi 10 dicembre nella “Giornata Mondiale dei Diritti Umani“, il pensiero si rivolge alla giornata di ieri per cercare i significati delle iniziative che hanno voluto caratterizzare la realtà e i movimenti interni ad essa.
Sono 4 “volti” espressivi e rivendicativi di diritti
- A Como il partito di governo manifesta l’antifascismo con “tutta la sinistra unita” nella condanna fascista, compreso “lo Stato che non può non esserci”.
L’antifascismo ha inteso unire tutta la sinistra che accomuna l’istanza di una libertà conquistata dalla Resistenza. Il rigurgito violento del razzismo e della xenofobia aliena i diritti universali per erogarsi per sé diritti esclusivi: fascismo appunto!
Poi c’è un problema di “numeri” per lo “Ius soli” e le tante proposte sui diritti che restano nel cassetto delle convenienze e opportunità.
Ma c’è chi, a proposito della sinistra “unita”, pone un distinguo: “PIÙ DIRITTI – MENO MINNITI“.
. - A Milano in piazza Cavour, lo sventolio delle bandiere accompagnavano il grido del popolo palestinese che ancora una volta si è alzato dentro la città, per protestare contro la illegittima quanto arrogante decisione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele.
Mentre a Gaza, Betlemme, Ramallah, Rahat, … continua la lotta impari di un popolo che da oltre 70 anni, oppresso e dilaniato da Israele con la complicità dei molti Stati, rivendica giustizia per il diritto alla propria libertà di esistere.
Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu gli Stati membri hanno condannato la decisione di Trump, definendola “atto unilaterale”, senza garantire al popolo palestinese il diritto di una patria e della vita.
. - Nel centro della Grande Milano un flusso interminabile di persone si muoveva tra le vetrine piene di luci e di possibili e impossibili regali, per glorificare la tradizionale festa di Natale, chissà quanto celebrata, esagitata da un Mercato sempre più invadente le condizioni di vita della gente.
Sembrava quasi impossibile pensare al torto di chi, ogni giorno, si ritrova costretto nelle file delle mense dei poveri per trovare un pasto caldo e magari tornarsene in qualche “tana” a ripararsi dal freddo.
. - A Milano c’eravamo anche noi, consapevoli ottimisti dei diritti universali, a gridare BASTA alla feroce ingiustizia verso i migranti, BASTA agli accordi disumani con governi e milizie compiacenti, CONTRO ogni forma di repressione nei confronti di chi esercita il diritto di migrare per vivere e non per morire.
Da Piazza San Babila fino al Consolato Libico e ancora in piazza Missori, abbiamo voluto manifestare contro lo schiavismo in Libia, ma soprattutto contro la politica del governo italiano e del suo ministro Minniti. Vedi foto
Nello stesso giorno lo stesso ministro si è recato in Libia per cercare un’impossibile “via umanitaria” dagli esiti devastanti generati dagli accordi stipulati con un governo senza potere e credibilità.
Oggi i migranti in Libia vengono imprigionati, disumanizzati, repressi, venduti come schiavi da milizie finanziate dal Governo italiano e dall’Europa.
Di fronte a questo spaccato della realtà e nel giorno nel quale si celebra la “Giornata Mondiale per i Diritti Umani” ci sentiamo di fare Memoria:
«Solo la coscienza di esistere fa di un vivente un essere umano».