«Non Una di Meno»: “lotto marzo noi scioperiamo!”.
L’8 Marzo, in tante città in Italia e nel mondo, si sciopera e si manifesta per il recupero del vero significato di questa giornata che trae origine dalla battaglia contro lo sfruttamento e le molteplici discriminazioni verso le donne.
Il recupero del significato dell’8 Marzo è in atto da alcuni anni. Ricordiamo gli scioperi e le grandi manifestazioni che si sono tenute lo scorso anno in 70 paesi.
Lo sciopero è la risposta a tutte le forme di violenza che sistematicamente colpiscono la vita delle donne, in famiglia, sui posti di lavoro, per strada, … dentro e fuori i confini.
Le donne che attraversano il Mediterraneo combattono in prima linea contro continue e ripetute forme di violenza nelle società di partenza, di transito, e di potenziale arrivo.
Oggi la necessità di rafforzare le mobilitazioni serve per:
- contrapporsi alla sempre più pesante crisi economica, che grava in particolare sulle donne che vengono private della loro indipendenza economica e costrette sempre di più tra le mura domestiche, per supplire alla costante riduzione del “Welfare state” ormai ridotto al lumicino;
- contrapporsi alla diffusione della peggiore immondizia ideologica contro le donne, oscurantismo religioso e maschilista presente nel disegno di legge Pillon su separazione e affido, strumentalizzando i figli;
- contrapporsi alla legge Salvini, che impedisce la libertà e l’autodeterminazione delle migranti e dei migranti, mentre legittima la violenza razzista;
- reclamare la libertà di decidere delle nostre vite e sui nostri corpi, la libertà di muoverci, di autogestire le nostre relazioni al di fuori della famiglia tradizionale, per liberarci dal ricatto della precarietà.
Contro questa violenza strutturale, che nega la nostra libertà
noi scioperiamo!
Un tipo di violenza tipica della società basata sulla proprietà privata, in cui le donne vengono ancora considerate proprietà esclusiva degli uomini, spesso private della libertà di scelta.
Nonostante tutto questo sui media la notizia non c’è.
Anche per questo l’8 marzo scioperiamo!
Lo sciopero è un’occasione unica per affermare e praticare la liberazione di tutte le soggettività e affermare il diritto all’autodeterminazione sui propri corpi contro tutte le violenze, mentre riaffermiamo la volontà di imporre un cambio di sistema che disegni un altro modo di vivere sulla terra alternativo alla guerra, alle colonizzazioni, allo sfruttamento della terra, dei territori e dei corpi umani e animali.