Omaggio a Dario Fo, il giullare che ha deriso beffardo il potere
Ma che aspettate a batterci le mani / a metter le bandiere sul balcone? / Sono arrivati i re dei ciarlatani / i veri guitti sopra il carrozzone. / Venite tutti in piazza fra due ore / vi riempirete gli occhi di parole / la gola di sospiri per amore / e il cuor farà tremila capriole…
Di seguito il manifesto scritto da Dario Fo nel 2006 per presentare la sua candidatura a sindaco di Milano: Io non sono un moderato!
Il candidato.
Se cercate un moderato state attenti a votare per me, perché con me si rischia!
Ma veramente volete un sindaco moderato?
Il moderato è forte con i deboli e debole con i forti.
Il moderato finge di risolvere i problemi senza affrontarli!
Il moderato chiude un occhio sulle speculazioni edilizie.
Il moderato caccia gli inquilini dalle case in centro e poi le rivende ai magnati della speculazione.
Il moderato trasforma in ghetto la periferia.
Il moderato accetta una scuola per ricchi e una per i poveri.
Il moderato lascia intristire la città, e applaude ai grattacieli.
Il moderato teme di dispiacere ai cittadini che contano
E non concede la parola a quelli che non hanno voce.
Il moderato non cambierà mai nulla.
Il moderato non risolverà il problema dell’inquinamento di Milano, non salverà i polmoni da settantenni dei bambini di 5 anni.
Il moderato non vi libererà dal traffico, dal milione di automobili spernacchianti che hanno trasformato la città in una camera a gas.
Oggi sembra che non essere moderati sia un difetto o un delitto; oppure che sia un privilegio dei giovani.
Ma ci vogliono tanti anni … per diventare veramente giovani!
Milano, se la mi musica è troppo forte, allora vuol dire che stai diventando troppo vecchia.
Nessun moderato ha mai fatto la storia, e nessun moderato ha mai preso un Nobel.
Io non sono un moderato!
Sarò un sindaco che rischia.
Perché credo che il rischio del cambiamento sia l’unica risposta corretta per chi investe il suo voto in un progetto per Milano.
Se scegliete di votare per me, rischiate molto … rischiate persino di trovarvi finalmente a vivere in una città migliore!
Coraggio Milano!