Rifiuti d’Italia, la grande truffa.

ItaliaQuanto ci costa la mancanza di trasparenza sui rifiuti in Italia, in termini economici, ambientali e sanitari? Sono queste le domande a cui abbiamo cercato di rispondere con  “Rifiuti d’Italia: la grande truffa“.

L’inchiesta online su Wired Italia, è il frutto del lavoro iniziato oltre un anno fa con la nostro progetto di giornalismo civico partecipato “Da #riciclozero a #rifiutizero“.

Nel  bel paese tra gestioni virtuose e fallimentari, inceneritori, discariche e impianti di riciclo, sono troppe le illegalità permesse dallo Stato e dalle stesse Istituzioni che ricadono sulle spalle dei cittadini e nelle quali regnano corruzione, malaffare ed ecomafie.
Anche per questo il tentativo è stato quello di fornire un quadro con i numeri e le storie dell’impatto economico, ambientale e sanitario di ciò che scartiamo, per permettere ad ognuno di noi di capire come partecipare alla soluzione di un problema che incide ogni giorno sulle nostre vite.

Per fare questo abbiamo studiato, interpretato dati, raccolto testimonianze, viaggiato per l’Italia. E fatte molte domande a esperti, amministratori, scienziati, sindaci, cittadini. Fino a porre i nostri quesiti ad alcuni dei più importanti rappresentanti delle istituzioni. Dal ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti, a Alessandro Bratti, presidente della Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, e a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale contro la corruzione.

Se una maggior apertura dei dati economici, ambientali e sanitari favorirebbe anche il monitoraggio civico, come risolvere, una volta per tutte, la crisi dei rifiuti d’Italia?
Quindi, ognuno di noi può fare la propria parte. Cittadini Reattivi resta a disposizione per raccogliere e mappare denunce e buone pratiche: sia attraverso la parte della nostra piattaforma partecipata (basta registrarsi qui) oppure in forma anonima (qui l’apposito form in grado di tutelare totalmente chi segnala), grazie al Centro Studi Hermes per la Trasparenza e Diritti Umani Digitali

Un grazie sentito a Wired Italia che l’ha sostenuta, a tutti i cittadini reattivi che ci hanno stimolato in questo percorso e che hanno dato un contributo a questo lavoro;  ai colleghi Vince Cammarata e Riccardo Saporiti che insieme a Rosy Battaglia ne ha hanno permesso la realizzazione.

Buona lettura
http://www.wired.it/partner/rifiuti-italia/

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