SHAMSIA HASSANI al Padiglione della Biblioteca di Baggio

Un contributo alle donne afgane

Dal 17 al 30 dicembre Spazio Donna di Dimensioni Diverse ha esposto, al Padiglione della Biblioteca di Baggio, presidio culturale della zona ovest, la mostra di Shamsia Hassani, nota street artist afgana.

L’inaugurazione con la presenza di Giovanna Cardarelli del Cisda, associazione (Coordinamento italiano sostegno donne afgane) è stata fatta il giorno 17 ed ha visto una discreta partecipazione.

E’ stata l’occasione per parlare, attraverso le opere di Shamsia, della situazione dell’Afganistan, che è purtroppo dimenticata.

Attraverso i suoi numerosi lavori l’autrice dà voce alle donne del suo paese; il suo intento è quello di raggiungere, attraverso i dipinti sui muri di Kabul,  le donne afgane  che non possono fruire della cultura e dell’arte perché il regime glielo impedisce. Infatti tutte le protagoniste non hanno la bocca, a significare quanto sia difficile per loro esprimersi in qualsiasi ambito. E spesso nelle sue opere compaiono simboli della guerra, che ha insanguinato quel paese per decenni.

Non c’è stata una grande partecipazione di visitatori, ma i fruitori del Padiglione – spazio utilizzato per corsi e attività varie  – ne hanno potuto godere.  Il periodo di feste in cui si è organizzata, non è stato molto favorevole, ma temiamo che abbia giocato l’indifferenza ai temi dei diritti violati, sempre più presente nella nostra società,

La maggior parte dei commenti lasciati dai visitatori è stata di condivisione e di apprezzamento di quanto esposto, non è mancato il pensiero individualista e scettico che si esprime quasi sempre con l’affermazione che essendo un paese così lontano dalla nostra realtà, è difficile incidere sulla situazione, Secondo noi, non è così, anzi è proprio attraverso la presa in carico globale di queste ingiustizie che si può attuare un cambiamento.

Ringraziamo il Padiglione che si è rivelato uno spazio molto adatto per l’esposizione di lavori artistici e a questo primo evento ci auguriamo possano seguirne altri.

La mostra è stata gentilmente concessa dalle associazioni Cittadini del Mondo e Biblioteca Popolare Giardino di Ferrara che ringraziamo.