Il vecchio pacifismo non si supera con il solito bellicismo
La giornata internazionale della donna – 8 marzo 2016 – non ha insegnato nulla all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
In quel giorno intervenendo in Senato sulla questione Libica, ha affermato, tra l’altro, che “non si può accettare l’idea che il ricorso alle armi sia qualcosa di contrario ai valori e alla storia italiana”, aggiungendo che “generare l’illusione che non abbiamo mai nel nostro futuro la possibilità di interventi con le forze armate in un mondo che ribolle di conflitti e minacce sarebbe ingannare l’opinione pubblica” ed anzi andrebbe a “sollecitare un pacifismo di vecchissimo stampo”.
Queste affermazioni sono molto gravi in quanto pronunciate da un ex presidente della Repubblica, che della Costituzione avrebbe dovuto esserne il supremo garante.
Circa il “vecchissimo pacifismo”, si potrebbe essere d’accordo che esso vada superato in una nuova prospettiva più efficace, ma non certo in un ancor più vecchio bellicismo. Come invece emerge dalle affermazioni fatte.
Gli stessi Costituenti hanno voluto andare oltre; con l’art. 11 della Costituzione posero le basi di un nuovo approccio al tema della pace e dei conflitti.
Vecchissimo!